Haveli - Ristorante Indiano
Viale Fratelli Rosselli 31/33r, Firenze
Fermata Tramvia:
Porta al Prato Leopolda
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un tavolo
Tel. +39 055 355695
Orari di apertura
Chiuso il lunedì
Da martedì a domenica:
12.00 – 14.30 / 19.30 – 23.30
Vi avevamo lasciato con la lista dei personaggi famosi nati in India, ma c’è molto di più! Venite con noi a scoprire le personalità nate nel nostro magnifico paese, ma non di origine indiana.
“Tara. A casa, a casa mia. E troverò un modo per riconquistarlo. Dopotutto, domani è un altro giorno.” Si conclude così uno dei film più famosi di sempre, Via col vento (1939), con la giovane Rosella O’Hara che guarda, animata dal suo indomito spirito combattivo, la sua amata Tara. Ad interpretarla è l’attrice Vivian Leigh, ruolo che le varrà l’Oscar come migliore attrice nel 1940 e che la consacrerà nell’olimpo di Hollywood (nonostante lei si definisse un’attrice, e non una star del cinema, preferendo di gran lunga la carriera teatrale).
Vivien nasce a Darjeeling, nel novembre 1913 (il padre era un ufficiale della cavalleria britannica di stanza nell’Impero indiano). Il suo incontro col palcoscenico avvenne molto presto: alla tenera età di 3 anni infatti fece il suo debutto sulle scene recitando nel gruppo teatrale amatoriale della madre. La passione per la recitazione sarà così forte che Vivien frequenterà la Royal Academy of Dramatic Art a Londra.
Nel 1932, giovanissima, l’attrice convolò a nozze per la prima volta con l’avvocato Herbert Leigh Holman; il matrimonio tuttavia non avrà vita lunga: nel 1937, quella che era una semplice amicizia, si trasformerà in una storia d’amore epocale (e in un sodalizio anche professionale): Laurence Olivier, attore e regista, entrerà per sempre a far parte della sua vita. I due, malgrado i rispettivi coniugi negassero loro il divorzio, iniziarono a convivere e riuscirono a sposarsi solo nel 1940.
La carriera di Vivien Leigh si dividerà fra cinema e teatro, con successi incredibili come quello di Un tram che si chiama desiderio, portato in scena prima a teatro e poi nella trasposizione cinematografica, accanto all’attore Marlon Brando, che le valse, nel 1952, il secondo Oscar come migliore attrice.
I problemi di salute dell’attrice, purtroppo, furono così gravi da costellarne tutta la vita, creandole non poche difficoltà: il disturbo bipolare, la depressione, una tubercolosi mal curata (che la porterà alla morte nel 1967, a soli 53 anni), la accompagneranno ovunque, dentro e fuori dal set. Pare che, ai medici che le stavano visitando poche ore prima di morire, alla domanda se ricordasse il proprio nome, la Leigh rispose “Ma certo! Il mio nome è Blanche Dubois.”, il nome del personaggio che aveva interpretato in Un tram che si chiama desiderio, e col quale aveva creato un legame morboso e inscindibile.
Due storie diverse, due personaggi affascinanti, due vite ricche di avventure, che speriamo vi abbiano fatto un po’ sognare.
Noi vi aspettiamo su questi schermi per altre storie meravigliose, e nel nostro ristorante per assaggiare le nostre deliziose ricette!
Una terra ricca di storia, sapori e profumi inconfondibili